Monastero e Stupa di Lamayuru: Un'eredità sacra del Buddhismo Himalayano
Il monastero di Lamayuru, incastonato tra i paesaggi lunari e aspri del Ladakh, è uno dei più antichi e significativi centri monastici dell’Himalaya indiano. Si ritiene che sia stato fondato nell’XI secolo e rappresenta un faro spirituale del Buddhismo Vajrayana, nonché una testimonianza del duraturo retaggio della cultura monastica himalayana.
Origini storiche
Le origini del monastero di Lamayuru affondano sia nella storia che nella leggenda sacra. Il sito è strettamente legato a Naropa, un venerato Mahasiddha e studioso indiano originario del Bengala, figura chiave nella trasmissione del Buddhismo Vajrayana (Tantrico) in Tibet. Secondo le tradizioni, durante i suoi viaggi attraverso l’Himalaya alla ricerca di solitudine e realizzazione spirituale, Naropa giunse nella remota valle che oggi ospita il monastero. Riconoscendo il potenziale spirituale del luogo, si dice che vi abbia meditato e compiuto potenti rituali, santificando così il sito.
Si ritiene che la visione e gli insegnamenti di Naropa abbiano gettato le basi per la fondazione di Lamayuru come centro della scuola Drikung Kagyu del Buddhismo tibetano. In seguito, il monastero si affiliò alla scuola dei “Cappelli Rossi”, in particolare alle tradizioni Kagyupa e poi Gelugpa, dimostrando un’evoluzione negli orientamenti religiosi nel corso del tempo.
Fondazioni mitiche
Ancor prima dell’arrivo di Naropa, la tradizione buddhista narra che il sito di Lamayuru fosse sommerso da un vasto lago d’alta quota. Questa leggenda si collega alla figura dell’Arhat Madhyantika (o Arahat Madhyantaka), discepolo del Buddha che giunse nella zona e ne percepì il potenziale spirituale nascosto. Secondo la tradizione orale, egli eseguì un rituale sacro con un’offerta d’acqua e trafisse il fondo del lago con un tridente, facendolo prosciugare e rivelando la valle sottostante. Profetizzò quindi che un grande monastero sarebbe sorto in quel luogo—una profezia realizzata secoli dopo con la costruzione di Lamayuru.
Questa trasformazione—da lago a santuario—simbolizza l’emersione della saggezza spirituale dalle profondità del samsara (l’illusione mondana), un tema centrale nella cosmologia buddhista.
Gli Stupa di Lamayuru
Attorno al monastero si trovano numerosi stupa antichi, molti dei quali risalgono a diversi secoli fa. Questi chorten (termine tibetano per stupa) non sono solo decorativi o simbolici—sono incarnazioni di profondi principi spirituali. Nell’iconografia buddhista, lo stupa rappresenta la mente illuminata del Buddha, e la sua struttura architettonica riflette il percorso verso l’illuminazione attraverso i suoi livelli distinti: la base (moralità), la cupola (concentrazione) e la guglia (saggezza).
Secondo la tradizione locale, due degli stupa più prominenti di Lamayuru custodiscono leoni d’argilla che emersero miracolosamente dal lago prosciugato. Questi leoni, simbolo di forza e coraggio, si sarebbero manifestati quando il fondo del lago fu trafitto dal tridente rituale. Questo evento divino è considerato dai fedeli un segno della sacralità e del potere spirituale del luogo.
Ogni stupa a Lamayuru funge da reliquiario spirituale, contenente testi sacri, reliquie e rotoli mantra. Nel tempo, sono diventati anche memoriali per monaci e praticanti defunti, arricchendo ulteriormente il paesaggio di energia spirituale. I pellegrini li circumambolano recitando preghiere, aggiungendo strati di devozione a un terreno già sacro.
Eredità e tradizione vivente
Nonostante il passare dei secoli, il monastero di Lamayuru rimane un centro attivo di vita monastica e pratica spirituale. Ospita ancora festival annuali come lo Yuru Kabgyat, durante il quale i monaci eseguono sacre danze cham in costumi e maschere elaborate per invocare benedizioni divine e allontanare energie negative.
Più che un semplice monumento storico, Lamayuru è un monastero vivente, dimora di una comunità di monaci dediti allo studio, alla meditazione e alla preservazione del Dharma. Gli antichi stupa e la valle intrisa di miti creano un’atmosfera di sacralità senza tempo—un luogo dove storia, leggenda e pratica spirituale si fondono.orrei fare una newsletter di www.stupa-onlus.org per mostrare il restauro di 24 stupa a lamayuru
